I rivestimenti epossidici e poliuretanici sono usati per il risanamento e la protezione dalla corrosione all’interno di tunnel, tubi, pozzetti e impianti idrici e di depurazione in generale e si possono applicare sia manualmente, sia a spruzzo. L’applicazione di rivestimenti poliuretanici più spessi offre un certo grado di vantaggio strutturale e di tenuta.
Come per i rivestimenti in malta, anche i rivestimenti epossidici e poliuretanici richiedono un’accurata pulizia preliminare del tubo con rimozione di depositi, radici, incrostazioni, ruggine e detriti in genere. Affinché la tenuta del rivestimento al tubo sia solida, le pareti di quest’ultimo debbono essere assolutamente asciutte.
I rivestimenti epossidici e poliuretanici, come quelli in malta si applicano di solito a spruzzo per ridurre i problemi corrosivi e migliorare le caratteristiche del flusso all’interno del tubo. Per ottenere anche un certo grado di portata strutturale e sigillatura, si richiedono applicazioni in strati più spessi.
I rivestimenti epossidici e poliuretanici creano una barriera impermeabile tra la tubazione nei quali sono inseriti e il flusso d’acqua al loro interno, inibendo così l’insorgere di ruggine.
Lo spessore del rivestimento è controllato dalla portata del flusso e dalla velocità di avanzamento della macchina. Contrariamente ai rivestimenti in malta, la resina spruzzata non richiede lisciatura o livellatura.
I rivestimenti spray epossidici induriscono in circa 16 ore, molto più velocemente rispetto alla malta cementizia.
Quelli poliuretanici, invece, impiegano solo 2 ore.
Lo spessore di entrambi questi rivestimenti è inferiore a quelli in uso per le malte cementizie. Tuttavia, i rivestimenti epossidici e poliuretanici sono più costosi e richiedono un attento controllo di qualità sia durante la loro applicazione, sia in fase di polimerizzazione in modo da poter sempre garantire che il manto finale sia privo di difetti.