Il sistema prevede l’inserimento, tramite un processo chiamato ad inversione, di un liner (guaina) composto in materiale sintetico, fibra di vetro, o compositi, impregnato con resine termo-indurenti (epossidica, poliestere, vinilestere), all’interno della condotta da risanare. Il liner si srotola ed avanza grazie alla spinta dell’aria compressa o dell’acqua all’interno della condotta.
Una volta che la calza impregnata arriva al pozzetto di valle, viene introdotto all’interno del tubolare in pressione del vapore acqueo o acqua calda con temperature e durate variabili in base alle caratteristiche di reazione della resina. Così facendo s’innesca il processo di polimerizzazione che termina con il raffreddamento.
Terminata la polimerizzazione e tagliati i terminali si procede con la sigillatura tra calza e tubo esistente prima di rimettere in funzione la condotta. È possibile riaprire e sigillare gli innesti laterali tramite frese-robot o manualmente (quando le dimensioni della condotta permettono l’ingresso dell’operatore).
Questo sistema è versatile in quanto permette di risanare condotte di vario genere.
È possibile superare curve leggere, non necessita di pozzetti eccessivamente grandi, permette di risanare condotte molto danneggiate, permette di eseguire risanamenti per tratti molto lunghi. La grande offerta che il mercato propone a livello di materiali, ci permette di scegliere il giusto liner/resina da istallare in base all’ esigenza ed alle condizioni della condotta. È possibile installare liner a sola tenuta idraulica, liner semi-strutturali, strutturali, compositi con fibre di vetro e resistenti alla pressione (in caso di acquedotti o condotte in pressione).
Per tutta la durata dei lavori la condotta rimane in esercizio grazie a sistemi di by pass più o meno complessi utilizzando pompe adeguate alla portata del fluido in arrivo.